L’accento grafico

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L’italiano ha tre tipi di accento grafico:

L’accento circonflesso: (^) è un accento ormai in disuso.

L’accento grave: si mette nella sillaba tonica e sulle vocali à, è, ì, ò, ù;

L’accento acuto: (é) si mette nella sillaba tonica e solo sulla é e sulla ó.

L’accento tonico viene indicato graficamente solo nei seguenti casi:

  1. sulle parole tronche bisillabe e polisillabe: portò, felicità, benché, lealtà;
  2. sui monosillabi che terminano con due vocali: più, piè, può, ciò, già, giù. Attenzione: su qui e qua l’accento non si mette.
  3. Sui composti di tre, re, blu, su: trentatré, viceré, rossoblù, lassù;
  4. Su alcuni monosillabi per distinguerli da altri di uguale grafia ma di
    significato diverso:
  • dà: voce del verbo DARE. Ad esempio, “Maria dà una penna al suo compagno.”
  • dì: nome che significa giorno. Ad esempio, “lavora notte e dì.”
  • lì: avverbio che indica un luogo. Ad esempio, “passiamo di lì.”
  • là: avverbio che indica un luogo. Ad esempio, “andiamo di là.”
  • né: congiunzione. Ad esempio, “né di notte né di giorno.”
  • è: voce del verbo ESSERE. Ad esempio, “Paolo è italiano.”
  • sé: pronome. Ad esempio, “lo prese con sé.”
  • tè: nome che indica una bevanda. Ad esempio, “prendiamo un tè?”
  • sì: avverbio. Ad esempio, “disse di sì.”

Allo stesso modo, esistono parole che possono sembrare simili a quelle con accento, ma hanno un significato completamente diverso. Ecco alcuni esempi:

  • da: preposizione. Ad esempio, “veniamo da Torino.”
  • di: preposizione. Ad esempio, “arriviamo di notte.”
  • li: pronome complemento diretto (terza persona plurale). Ad esempio, “Li vidi passare davanti alla piazza.”
  • la: articolo. Ad esempio, “la torta.”
  • ne: pronome. Ad esempio, “ne vidi parecchi.”
  • e: congiunzione. Ad esempio, “Paolo e Chiara.”
  • se: congiunzione. Ad esempio, “ti telefono se vuoi.”
  • te: pronome. Ad esempio, “non te lo dirò.”
  • si: pronome. Ad esempio, “si conobbero a Roma.”

Questi esempi mostrano come l’accento grafico possa cambiare completamente il significato di una parola, rendendo la lingua italiana una lingua ricca e sfaccettata. Ricordare l’uso corretto dell’accento grafico può aiutare a migliorare la precisione della comunicazione e ad evitare malintesi.

Il corretto uso dell’accento grafico è fondamentale per padroneggiare la lingua italiana. Speriamo che questa guida vi sia di aiuto nella comprensione e nell’applicazione dell’accento grafico. Ricorda, la pratica rende perfetti. Continua a studiare e a praticare, e presto avrai una padronanza completa dell’italiano.

Pratichiamo!

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